Vivi una vita limitata.
Immagino già i commenti : “ no, la mia vita è bella, faccio quello che voglio” , “ ovvio, mica si può far tutto quello che si vuole”.
Se riesci a non abbandonare la lettura di questo post ora chissà cosa puoi scoprire.
Ti faccio una domanda “ se potessi scegliere qualunque cosa nella vita, cosa sceglieresti?”.
Rispondi onestamente.
Ora guarda la tua risposta. E’ quello che stai creando o è qualcosa di ideale per te irraggiungibile?
Ti ripeto: qualunque cosa.
Noi ci identifichiamo con delle strutture o limitatori che ci indicano cosa è possibile e per chi. Pensaci, per molto tempo questo è stato un discrimine tra uomo e donna, per molto tempo alle donne non era consentito lavorare, guidare, studiare; molte donne ci credevano e non lo facevano. Una delle mie nonne quando si sposò smise di lavorare perché era ciò che si doveva fare, l’altra continuò a lavorare perché le piaceva e non si curava molto dei giudizi della persone.
Questo è il punto dei limiti che ci poniamo, essere adeguati a ciò che la realtà attorno a noi ha deciso essere la cosa giusta da fare. Nella tua realtà era adeguato da piccola chiedere qualunque cosa? Desiderare qualunque cosa? Avere qualunque cosa?
Mi sembra di sentire i commenti che si attivano: “eh, ma mica si può dare tutto ad un bambino, non gli fa mica bene”. Non si tratta di dare al bambino tutto quelo che chiede, quello di cui scrivo riguarda il sostenere la sua abilità a non porsi limiti in quello che può creare, nel permettergli di tenere questo canale attivo e fargli domande su come raggiungerlo. Tempo fa ad una classe che stavo facilitando un ragazzo giovane parlava di cosa voleva realizzare da grande, dei suoi progetti. Ho iniziato a fargli domande su cosa ci volesse per realizzarne uno di essi e le sue risposte erano tutte “ sai quanto costa questo? sai quanto costa quell’altro?” con quell’energia di impossibilità perché “troppo costoso”. Si era già bevuto la realtà dell’impossibilità, la scusa era il denaro e questo stava creando in lui l’impossibilità ad esplorare cosa ci volesse per attualizzare il suo progetto. Abbiamo lavorato sul lasciar andare i punti di vista della limitazione, le conclusioni su difficile, impossibile, costoso, irrealizzabile, tra qualche anno vedremo che direzione avrà preso questa creazione.
Scegliere qualunque cosa ti fa uscire dalla zona di confort, da quella “normalità” socialmente accettata ( spesso nella realtà della tua infanzia); il rischio è quello di apparire quello strano e di essere giudicato per questo. La buona notizia è che sarai giudicato comunque anche se non scegli l’impossibile perché il giudizio degli altri non dipende da te. “Come? Non dipende da me?” Questo sarà il tema di un altro post, per adesso considera come fino a questo momento, per quanto tu abbia cercato di limitarti ed essere normale, sei già stato giudicato infinite volte. La domanda per te è: ricnoscendo che non dipende e non è mai dipeso da te, cosa sceglierai? Limitarti, essere un po’ o molto insoddisfatto della vita, di te stesso, o creare qualunque cosa sia leggera per te? Cosa c’entra il leggero? Anche questo sarà una conversazione per in un altro post.
Per adesso cosa ne dici di giocare con questa domanda: a cosa vorrei che assomigliasse la mia vita?